GIORDANO BRUNO

Io fui Filippo e Domenicano,
E il 17 sventura mi portò.
Un fiume dal maestro appresi,
Male e Virtù.
La Scienza mi partorì e la Fede mi tradì
Il Regno abbandonai,
Gioia e Dolore errando conobbi,
Europa patria mia,
Figlio delle Stelle,
Allo studio di Mondi, vita dedicai.
Tenebre e Luce,
Sogno e Realtà.
Io, giovane di Pensiero,
Martire di Scienza,
Magnete,
Odio ed eresia,
l'Universo, l'Infinito ed i Mondi di
Copernico, Averroé ed Erasmo amai,
Fino alla fine mai abiurai.
E sulle fiamme, trionfante l'uomo,
Tardi, il mondo vendicò.